IAS CNR Oristano

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CNR

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AMP.4. Monitoraggio spiagge AMP.4.1. Monitoraggio profili di spiaggia AMP.4.2. Monitoraggio altezza d'onda AMP.4.3. Monitoraggio liinea di riva AMP.4.4. Spessori sedimenti Is Arutas

Questo strato informativo rappresenta la base topografica di studio delle aree marine e comprende i dati di morfologia delle aree sommerse e di spiaggia emersa dove disponibili. Le batimetrie sono state realizzate sulla base delle acquisizioni Multibeam Echosounder e single beam a varia risoluzione, realizzate dall'IAMC a partire dal 2007, nell'ambito dei progetti "Magic" e "Ritmare". Il rilievi batimetrici sono acquisiti da sistema Multibeam ad altissima risoluzione (0.5m) nelle aree di San Giovanni e Mare Morto; ad alta risoluzione (2m) nelle aree Nord ed ovest dell'AMP, ed a bassa risoluzione (10 m) area compresa tra Torre Seu e meri Ermi, in questa stessa zona da 0 a 15 m sono disponibili dati single beam . I Il livello relativo alle isobate riporta i dati batimetrici sotto forma di isocurva ricavati dal modello digitale del fondo, realizzato in scala 1:10000, le isobate sono rappresentate ogni 5 m di profondità.

AMP.3.1. Biocenosi, distingue substrati e biocenosi (UNEP, 1998) riconoscibili dall'interpretazione dei dati geofisici e sedimentologici calibrati con le verità a mare eseguite nelle immersioni (AMP.5.1.). Tali interpretazioni sono riportate solo nelle aree coperte dai dati ad alta ed altissima risoluzione che permettono di distinguere le caratteristiche morfologiche ed acustiche delle biocenosi. I livelli rappresentati sono collocati in ambiente infralitorale (III) e circalitorale (IV), distinti per Substrati (III.n.;IV.n) e dove distinguibili per Biocenosi (III.n.n; IV.n.n): - III.2.2. Sabbie fini ben calibrate, caratterizzata da associazioni di spiaggia sommersa. -III.3.1. Sabbie grossolane e ghiaie rimosse dalle onde, questa biocenosi è collocata nell'ambito della spiaggia sommersa soggetta all'azione del moto ondoso, al di sopra del limite superiore delle Posidonia oceanica. - III.3.2. Sabbie e ghiaie fini sotto l'influenza delle correnti, questa biocenosi è caratterizzata da sedimenti grossolani che presentano forme di fondo legate all'azione trattiva delle correnti, solo anche localizzabili in aree non vegetate interne alle praterie a Posidonia. - III.4. Massi e ciottoli, sono individuabili in alcuni affioramenti ad est dell'Isola di Mal di Ventre. - III.5.1. Prateria a Posidonia Oceanica, questa biocenosi si presenta in modo articolato in varie forme ed associazioni ed è abbondantemente diffusa dai 15 m fino a circa 37 m di profondità. - III.5.1.1. Ecomorfosi di praterie a bande, questa conformazione particolare di habitat è riscontrata nel'area di mare interna al Golfo di Oristano, compresa tra Capo San Marco e Mistras, la zona interamente colonizzata da Posidonia presenta bande orientate parallelamente alla costa che hanno una ampiezza che va da 5 a 10m. - III.6.1. Fondi duri con alghe fotofile, questa biocenosi è diffusa sia in ambiente infralitorale internamente alle aree di prateria a Posidonia, che circalitorale sui pendii collocati oltre il limite inferiore della Posidonia; na natura dei substrati rocciosi è di vario tipo: nelle aree circostanti all'isola di Catalano si riscontrano substrati vulcanici; intorno all'Isola di Mal di Ventre ci sono affioramenti di substrato cristallino; nell'area posta tra le Isole si riscontrano affioramenti di scisti appartenenti probabilmente al substrato ercinico; le aree costiere a largo del Sinis sono probabilmente formate da affioramenti dei termini appartenenti alla successione miocenica riscontrabile a terra. -III.6.1.35.III.5.1. Posidonia oceanica mista coralligeno in enclave, questa associazione di biocenosi è stata riscontrata in aree di articolati affioramenti rocciosi. a SE dell'Isola di Catalano. - III.6.III.5.1. Posidonia oceanica su fondi duri, questa biocenosi associata al substrato roccioso è abbondantemente diffusa a largo delle coste del Sinis e si presenta spesso in continuità con le praterie a Posidonia su fondi mobili. - IV.2. Sabbie di ambiente circalitorale, questo substrato riscontrabile oltre i 35 m di profondità è caratterizzato da sabbie grossolane organogene o silsicoclastiche che no presentano al fondo evidenze di azione di correnti. - IV.2.2. Detritico costiero, questa biocenosi è formata da ghiaie e sabbie grossolane prevalentemente organogene, nell'area in studiosono collocate a partire da circa 40m di profondità in prossimità del piede di pendii e scarpate rocciose. - IV.3.1. Coralligeno su fondi duri, questa biocenosi è caratterizzata da associazioni organogene su fondi duri, si riscontra a partire da profondità di circa 40 m. - IV.3. Fondi duri, questo substrato riconosciuto nelle zone più profonde di studio è rappresentato da rocce di varia natura, di tipo vulcanico a SO dell'isola di Catalano, di tipo sedimentario probabilmente ascrivibili alla successioni mioceniche del Sinis, nelle zone ad Ovest.

AMP.3.2. Geomorfologia, riporta i lineamenti geomorfologici principali riconoscibili su fondi mobili e substrati rocciosi. Tali elementi sono rappresentati da: - Limite inferiore della spiaggia sommersa, distinto dal piede del cuneo costiero collocato intorno a circa 15 m; tale limite è apprezzabile solo a largo della spiaggia di S. Giovanni, lungo le restanti baie del Sinis dove è dominante il substrato roccioso. - Asse barriere, rappresenta l'asse di barriere sommerse collocate a varie quote, che rappresentano beach-rock formate durante le fasi di risalita del livello del mare negli ultimi 8000 anni. - Canali di drenaggio, rappresentano assi di canalizzazioni fossili nelle aree costiere. - Scarpata, rappresenta il coronamento di scarpate prevalentemente in roccia con pareti ad alta pendenza o sub verticali che vanno da pochi metri di dislivello fino ad un massimo di 10 m.